UN’OPERA
Gino De Dominicis, D’io
con Giuseppe Garrera
#Agorà
Un’opera è un formato di AGORÀ sviluppato in collaborazione con Giuseppe Garrera, nel quale il musicologo, storico dell’arte e collezionista analizzerà filologicamente un’opera a sua scelta per ogni incontro.

La fiera Letteraria – Settimanale d’informazione culturale no. 25, 18 giugno 1972, pag. 8.

Gino De Dominicis, 2a soluzione di immortalità (l’universo è immobile), 1972. Sala personale di Gino De Dominicis, padiglione centrale di Castello, XXXVI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, provino a contatto. Courtesy Collezione Giuseppe Garrera. Ph. Enrico Cattaneo.

Gino De Dominicis, 2a soluzione di immortalità (l’universo è immobile), 1972. Sala personale di Gino De Dominicis, padiglione centrale di Castello, XXXVI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, particolare da provino a contatto. Courtesy Collezione Giuseppe Garrera. Ph. Enrico Cattaneo.
8 giugno 1972, Biennale di Venezia. La sala di Gino De Dominicis viene chiusa. L’artista rischia il linciaggio. Intervengono anche i carabinieri. “Sala della vergogna”, “mostra degli orrori”, “arte bestiale”, titolano i giornali: un “mongoloide” messo in mostra, il segno della svastica su un muro, una risata di scherno, assordante, ad accogliere i visitatori. Mai l’arte è caduta così in basso. Che anche la magistratura faccia il suo corso. Ma cosa aveva esposto Gino De Dominicis? Cosa è accaduto? Di cosa si rideva?
Giuseppe Garrera dal 2013 è coordinatore scientifico del Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni culturali della 24ORE Business School di Roma.
L’incontro si svolgerà presso l’auditorium.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Prenotazione obbligatoria: booking@museomacro.it